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LA SUPER FORMULA SI INFIAMMA |
Diego Colella dei Vulcan Racing Team Vesuvio ha vinto un Gran premio di Spagna ricco di colpi di scena. Dopo il quinto posto di Monza, Colella si presentava sul circuito di Barcelona-Catalunya, non proprio coi favori dei pronostici, in griglia di partenza al secondo posto, con il tempo di 1:24.913 a soli 00.083 dal velocissimo Nicola Palmieri. Con una partenza lanciata Colella chiude in modo magistrale la porta a Palmieri, in curva 1 e poi ha inscenato un assolo perentorio: in testa dal primo all’ultimo giro, senza siglare il giro più veloce. Nuovamente in seconda posizione troviamo Nicola Palmieri, qualcuno nel paddock potrebbe accostarlo a Toto Cutugno: sei volte secondo al Festival di Sanremo, primato ancora ineguagliato. Però. Bisogna sempre tenere di scorta un “però”. Infatti, signore e signori, siamo al cospetto di un meraviglioso fuoriclasse, capace di spingere la monoposto GTOnline SF Racing al limite di ogni ragione meccanica, facendo registrare il tempo record in qualifica di 1:24.830 e il giro più veloce in gara di 1:25.345.
Devi essere gentile con la macchina. Tu la senti quella poveretta che geme sotto il tuo sedere. Se tu vuoi spingere il pezzo di un macchinario fino al limite e pretendere che comunque tenga, devi imparare a capire in qualche modo dov'è quel limite, capisci? Guarda laggiù. Laggiù c'è il giro perfetto: nessun errore, ogni cambio di marcia, ogni curva. Tutto perfetto. Lo vedi?
Ken Miles
Quasi nessuno ci riesce. La maggior parte non sa nemmeno che c'è, però c'è. E' lì e Nicola Palmieri il nostro giro perfetto, davvero insuperabile sul giro secco.
<<La sosta in più non era prevista, avevo fatto più stint dove riuscivo a mantenere le gomme parecchi giri, mentre ieri sera, avendo un'auto davanti, i consumi si sono accentuati parecchio sull'anteriore e di conseguenza non ho fatto gli stessi stint di allenamento. Ho tentato di rimediare girando più veloce senza badare ai consumi, ma la sosta è stata troppo lunga>>, ha dichiarato Nicola a gara finita.
Dalle parole del pilota trapela senza mezzi termini tutta l'amarezza di chi voleva ottenere bottino pieno. In conclusione da segnalare la correttissima lotta per il gradino più basso del podio, tra Pierfrancesco Acri e Giuseppe Ravalli, dove quest'ultimo ha avuto la meglio sul rivale. A gara finita, i due non si sono risparmiati con i complimenti, uno scambio emozionante, in piena sintonia, evitando effusioni hanno poi intrapreso percorsi differenti e tutto si è risolto.




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