Il "Sardegna Gran Tour" organizzato dal GIA Racing Team si è rivelato un evento di pura strategia e abilità, un duello che ha messo a nudo le differenze tra la velocità pura sull'asfalto e l'arte della guida su sterrato. Il format di gara, con qualifiche serrate, una prima tappa su strada e una seconda su fondo ghiaioso con griglia invertita, ha garantito uno spettacolo dinamico e un costante rimescolamento delle carte.
Qualifiche: L'Equilibrio Perfetto sull'Asfalto
La sessione di Qualifiche ha subito evidenziato l'altissimo livello di preparazione, con tutti i concorrenti alla guida di performanti Nissan GT-R NISMO '17. La caccia al tempo sul giro ha visto Antonio Golia imporsi con una prestazione magistrale: 1'43.348. Un tempo eccezionale, che però non ha lasciato spazio a facili fughe.
Luca, a soli +0.281 secondi (1'43.629), si è piazzato in prima fila, segnalando subito la sua intenzione di battagliare per la vittoria. L'intera griglia di otto piloti è rimasta compressa in poco più di due secondi (+2.127), con il gap tra i primi quattro (Antonio, Luca e Alberto) inferiore al secondo, promettendo una prima tappa tiratissima.
1. Tappa su Strada: La Fuga di Golia e la disfatta di Luca
La Prima Tappa su Strada, pur svolgendosi su un layout che ricalcava la velocità delle qualifiche, ha visto i tempi complessivamente alzarsi, probabilmente a causa di condizioni di gara (carico di benzina, usura pneumatici) diverse dal giro secco. Antonio ha confermato il suo stato di grazia sull'asfalto, vincendo con 1'43.942.
Ancora una volta, Luca si è mantenuto a distanza ravvicinata (+0.279), garantendo alla coppia di testa un vantaggio minimo ma significativo sul resto del gruppo. La vera battaglia si è svolta a centro classifica, con Alberto che ha strappato il terzo posto (1'45.647) superando Alessandri (1'45.796) per appena 15 centesimi di secondo.
L'elemento cruciale di questa tappa non è stato solo il tempo, ma l'ordine di arrivo: in virtù della regola della griglia invertita per la tappa successiva, i primi classificati sarebbero stati costretti a partire dalle retrovie nella difficile prova su sterrato. Una vera e propria sanzione per l'eccellenza, volta a massimizzare l'incertezza e la spettacolarità del Gran Tour. Antonio e Luca, rispettivamente P1 e P2, si sono ritrovati così a dover rimontare dalla penultima e ultima fila.
2. Tappa su Sterrato: La Rivincita di Emanuele e il Trionfo di Golia
La Seconda Tappa su Sterrato ha rappresentato il completo ribaltamento dei valori in campo. Il cambio di fondo stradale, dalla precisione dell'asfalto alla trazione sulla ghiaia, è stato abbinato alla temibile griglia invertita. I tempi finali, che si attestano intorno a 1'20", mostrano chiaramente che la pista utilizzata era o molto più breve o intrinsecamente più veloce in termini di percorrenza, un cambio di dinamica che ha premiato chi è abile a gestire lo slittamento e la derapata.
Partendo dalla pole position (ottenuta grazie all'ottavo posto nella tappa precedente), lo Zio Emanuele ha messo in scena una masterclass su fondo sterrato. Per Emanuele, il cui tempo in qualifica era stato di oltre due secondi più lento di Golia, la combinazione di pole position e terreno favorevole si è tradotta in un'opportunità di vittoria irripetibile.
Nonostante l'handicap della partenza in P7, Lucaia poteva dimostrare tutto il suo valore, ma si è tirato fuori, preferendo il ritiro alla gara.
Golia, costretto a partire per ultimo (P8), non ha faticato a risalire la china, chiudendo la gara al primo posto, con fin troppo tempo di margine. Antonio ha evidenziando quanto esperto su questo tracciato. Un terreno di gara, troppo, spietato per lo sterrato e per chi non è riuscito a trovare il giusto feeling.

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