Intervista Esclusiva con Golia: "La Vittoria in Sardegna è bella, ma Senza Luca Manca un Pezzo di Sfida."
Il box del CONDOR GIA Racing Team è in fermento dopo le intense tappe del Sardegna Gran Tour. Abbiamo incontrato Antonio, vincitore del terzo SARDEGNA GRAN TOUR e protagonista indiscusso già dalle qualifiche, per raccogliere le sue impressioni a caldo, specialmente dopo il sorprendente ritiro di Luca, il suo avversario più tenace.
Congratulazioni per la sua prestazione. Lei ha dominato ogni metro di gara e ha vinto su ogni terreno, dimostrando una velocità impressionante. Quali sensazioni ha provato su quel tracciato?
Antonio: (Sorride) Le sensazioni sono state eccellenti. La Nissan GT-R NISMO '17 era un bisturi sull'asfalto sardo. Il mio obiettivo era dettare il ritmo subito e in qualifica dimostra che eravamo al limite. La vittoria nella prima tappa è stata la conferma. C'era pressione, specialmente da Luca, ma eravamo preparati per quella battaglia metro dopo metro.
A proposito di Luca, è stato il suo rivale più vicino nel campionato Endurance, è stato protagonista anche qui sull'asfalto. Poi, con l'inversione di griglia per la partenza sullo sterrato, è arrivata la notizia del suo ritiro. Perchè?
Antonio: (Il suo volto si incupisce visibilmente) Sì, la notizia ci ha colti di sorpresa. Vedere Luca fuori dalla battaglia è... è difficile da accettare.
Come valuta l'impatto di un ritiro così importante sulla sua percezione della gara?
Antonio: È un'arma a doppio taglio. Certo, dal punto di vista della classifica, l'assenza del tuo rivale più forte è un vantaggio. Ma un Gran Tour come questo è fatto per la sfida, per spingere i limiti. Vincere è sempre il nostro obiettivo, ma vincere perché il tuo avversario si ritira non ha lo stesso sapore. Luca è un pilota duro, implacabile, e lo rispetto. La nostra rivalità spinge entrambi a lavorare di più.
La griglia invertita non ti ha penalizzato moltissimo nella tappa su Sterrato. Nonostante ciò ritiene che la regola sia eccessivamente punitiva per chi vince?
Antonio: La regola è dura, ma è la sua natura. Sapevamo che vincere la prima tappa significava partire ultimi nello sterrato, il che è un azzeramento quasi totale del vantaggio. Ma fortunatamente il mio tempo sullo sterrato era ottimo e soprattutto costante, considerando che ho dovuto fare i conti con tanta polvere e sorpassi difficili. Sono felice per Zio Emanuele che con una macchina deficitaria ha meritato ampiamente il secondo posto.
Ora, in vista di nuove sfide, quali sono le sue aspettative ?
Antonio: Lavoreremo per essere i migliori in ogni gara, fino all'ultima curva.



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